Chiusa la discoteca Atmosfera da un'ordinanza

Sabato 30 Marzo 2019 09:00 di Redazione WebOggi.it

Un ritardo di comunicazione tra enti ha determinato la chiusura dell'Atmosfera, la discoteca più longeva d’Italia. In una terra dove si respira la fame, la burocrazia invece di eliminare gli ostacoli per favorire chi produce, è da sempre impegnata a creare difficoltà agli imprenditori. È un refrain ormai standard, nessuno riesce a creare una situazione positiva per sviluppare il territorio. Sono stati istituiti sportelli per le imprese, sportelli telematici, ma nulla è servito. Si continua ad operare alla sanfaso’, per usare un eufemismo, mentre le ansie degli imprenditori, le sofferenze dei lavoratori sono e restano sempre secondarie rispetto alle lungaggini e all'inerzia di chi dovrebbe operare al servizio della comunità. È passato oltre un quarto di secolo ma nulla sembra cambiato a Catanzaro, continuano a chiudere le discoteche come se non fossero imprese con dipendenti in cui operatori importanti lavorano instancabili per creare occasioni di lavoro e progresso per il territorio. Ancora una volta continuiamo a scrivere di disguidi, di ritardi e le imprese, come la discoteca Atmosfera che danno lavoro e lustro alla Calabria, chiudono. L’ordinanza (QUI ALLEGATA) che dispone la sospensione dell'attività della discoteca è dettagliata e sicuramente ineccepibile. L’intervista di Rodolfo Rotundo, storico operatore della notte, è un grido di dolore; la verità sarà forse a metà ma nulla toglie che l’obiettivo, l’interesse di tutti, istituzioni in primis, dovrebbe essere quello di incentivare le imprese, aiutarle, accompagnarle, assisterle nei percorsi tecnici e amministrativi, non certamente quello di reprimere la libera iniziativa imprenditoriale. Le istituzioni sono i baluardi per la tutela della sicurezza, dell’igiene pubblico, ma certamente anche dello sviluppo economico, della tutela dell’immagine del territorio e la chiusura della discoteca non è una bella figura per nessuno, nè per gli imprenditori nè per le stesse istituzioni. Occorre fare meglio e fare in fretta per evitare che questa nostra Calabria resti abbandonata al suo destino.


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