Catanzaro - Al Centro Polivalente un bis di musica e cultura col folk di Sergio Beercok ( Galleria Fotografica)

Domenica 13 Gennaio 2019 19:00 di Adriana Guzzi

Un Sabato sera di replica quello di ieri al Caffè delle Arti di Catanzaro. Dopo l'inaspettato successo del Venerdì, quando in città si tributava al poeta della musica De Andrè, il Polivalente ha accolto le richieste dei catanzaresi di riascoltare la voce e il sound di Sergio Beercok.

Italo- inglese per nascita. Siciliano per scelta , Sergio , per la prima volta a Catanzaro ha stregato i presenti in un box intenso in cui l'arte si inscatola e assume forme diverse, ritmi mescolati. La musica è comunicazione  e appena sul palco si capisce subito che Sergio non ha intenzione solo di cantare ma di trasportare il pubblico in tempi lontani e sentimenti sempre attuali. Tra piantagioni di cotone e giullari , con tributi a Pedro Aznar e Nina Simone, tra gli altri, per una musica ricca di folk e introspezione, con la sua voce fuori campo a raccontare le storie dietro alle canzoni.

Abbiamo parlato tanto, io e Sergio, ci siamo detti troppo per riassumerlo in poche righe. Sta per tornare in Sicilia, a Palermo , dopo una parentesi a Torino e una vita girovaga. Gli mancavano le nuvole, dice. Il cielo stellato e la sua famiglia. Figlio d'arte e di culture diverse ha in sé tutto quello che non riesce a dire solo con le parole e vuole farlo con la musica, mista al teatro, altro amore della sua vita. "Ho sempre avuto il bisogno di raccontare storie , sono una declinizione di una famiglia di artisti, mio padre dipinge, mio nonno era artigiano. I miei cominciano  una frase in italiano e la finiscono in inglese.. e poi io "santio" in siciliano" 

Quando gli chiedo di dirmi una delle cose più belle che gli è capitata mi dice " Quella di sentirmi dire grazie, la sensazione di essere stato utile in qualche modo". Mentre per quella più brutta , si intristisce un attimo e poi sentenzia " L'abisso deve essere sempre un trampolino per il cielo".

Di Catanzaro ha avuto molto in poco tempo, due giorni di calore e sincerità con i ragazzi del Centro Polivalente. Le emozioni di chi l'ha ascoltato e si ferma con lui a chiacchierare, di Antonio che gestisce il centro e il Caffè che lui ringrazia affettuosamente.  Il Morzello " Buonissimo, lo sto digerendo ora.." , un luogo nel centro cittadino che sa di casa " ho trovato una carica così positiva, informale, ospitale quì".

Sale sul palco dopo aver ricevuto una brutta notizia, e quando è tempo di suonare, ci porta con sé in un mix di ironia, irriverenza e nostalgia. Sa far ridere , Sergio, e sa far commuovere quando dedica la canzone " Silenzio" al suo amico che proprio ieri è venuto a  mancare.

Nella sala rimangono gli applausi, tanti, le emozioni da smaltire e gli abbracci di tutti dopo il concerto. Riparte con la sua prima replica in carriera, qui a Catanzaro,  con la promessa di ritornare da chi lo ha richiesto a gran voce. E soprattutto  con quella di imparare a dire MORZEDDHU come si deve per la prossima visita. 

 

 

 


Galleria Fotografica




Notizie più lette