RIACE: IL SINDACO ANTONIO TRIFOLI SI DIFENDE DALL'ENNESIMO ATTACCO SUL WEB.

Mercoledì 11 Dicembre 2019 18:43 di Redazione WebOggi.it
Non c'è tregua per il sindaco di Riace, Antonio Trifoli. Finito nell'occhio del ciclone per la controversa questione circa la sua presunta ineleggibilità (ancora peraltro al vaglio dei giudici), stavolta viene accusato su taluni giornali web di aver causato un "problema di opportunità politica". Si tratterebbe di un affidamento diretto di alcuni lavori comunali ad un professionista selezionato da short list, che risulta essere parente di secondo grado. Il Sindaco, stavolta, non ci sta, e si affida ad una nota stampa per chiarire i fatti e scongiurare le fake news sul suo conto. Qui la nota integrale: 
 
"Con riferimento agli articoli apparsi nei giorni scorsi sul web, con cui si vorrebbe sollevare l'ennesimo polverone mediatico, adducendo questa volta quale motivazione un "problema di opportunità politica" in merito all'affidamento d'incarico di progettazione per la realizzazione della condotta di mandata del pozzo comunale, vorrei precisare quanto segue.
 
Contrariamente a quanto si è scritto, l'affidamento dell'incarico non è avvenuto "lo stesso giorno" del mio ritorno a Riace da Sindaco, poichè la lettera di incarico è stata approvata dal responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale in data 29.11.2019, quando cioè mi trovavo  ancora in regime di sospensione poichè provvisoriamente dichiarato ineleggibile dal Tribunale di Locri. La suddetta lettera è ovviamente visionabile sul sito web del Comune di Riace, a scanso di ogni equivoco. 
Si vuole a mio avviso innescare l'ennesima polemica mediatica laddove tutto è stato fatto esattamente secondo legge: è perfettamente legale, infatti, che per incarichi del valore inferiore a 40.000 euro, l'Ente possa attingere da una short-list di professionisti e procedere con affidamento diretto, senza gara. Ad un professionista che, peraltro, ha garantito anche un ribasso del 2% sull'importo stimato. L'incarico dunque è stato affidato, indipendentemente dal caso di omonimia o di parentela di secondo grado, a chi capace di garantire un'esecuzione dei lavori a regola d'arte oltre che ad un prezzo vantaggioso. 
Perchè il professionista in questione avrebbe mai dovuto subire un caso di discriminazione al contrario? Perchè mai un ingegnere, regolarmente iscritto in short-list, non dovrebbe essere posto in condizione di offrire al Comune di Riace la propria professionalità? Per il solo fatto di essermi parente?  
Resto dell'idea che le valutazioni di opportunità politica stia ai politici farle. A chi si occupa di politica in prima persona e non a chi, da giornalista, dovrebbe esercitare il mestiere dell'informazione libera e obiettiva, senza costruire faziosi allarmismi e insinuare beceri complottismi degni dei migliori collezionisti di "click". Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento e per esercitare il mio diritto di replica, oltre che per illustrare quanto di positivo si sta costruendo in questi mesi a Riace, e che troppo spesso certa stampa tende ad ignorare". 
 
Antonio Trifoli
Sindaco di Riace 

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