Gironda: "Tagli a posti letto ospedale "Pugliese" effetto del commissariamento M5S"

Giovedì 17 Ottobre 2019 11:00 di Redazione WebOggi.it

“La riorganizzazione dell’ospedale Pugliese-Ciaccio messa nera su bianco dalla direzione aziendale ha sancito il prossimo taglio di 43 posti letto e il licenziamento del personale medico, infermieristico e oss a tempo determinato che provocherà un’autentica emorragia in termini di servizi e prestazioni”. Lo afferma il consigliere comunale Francesco Gironda (Officine del Sud). “Il mancato rinnovo dei contratti dei precari – continua - tematica su cui la politica e il management sanitario si stanno confrontando da settimane, non potrà che ripercuotersi sulla qualità dell’assistenza e sulla tutela della salute dei cittadini in quanto saranno solo i pazienti a subirne le conseguenze. Una situazione critica che riguarda il Pronto soccorso e diversi reparti come medicina d’urgenza, chirurgia generale e plastica, ginecologia con addirittura 15 posti in meno lì dove è presente la sala parto. Insomma l’ospedale è destinato a non poter più garantire risposte esaustive con il personale a tempo indeterminato costretto a fare turni massacranti per riuscire a garantire il minimo indispensabile per un’utenza proveniente da tutto l’hinterland catanzarese. E’ questo l’effetto nefasto di anni di commissariamento che non hanno prodotto alcun risultato se non quello di ridimensionare sempre di più i numeri e le funzioni del nosocomio tanto da non riuscire più ad assicurare, in un futuro vicino, ricoveri e cure per tutti i pazienti. La tanto annunciata “rivoluzione” dei Cinque Stelle al Governo nazionale non ha assolutamente tracciato un cambio di rotta per la sanità calabrese che, sotto la nuova gestione commissariale, continua ad arrancare e a costringere inevitabilmente i cittadini ad affrontare i viaggi della speranza verso il Nord. Davanti a questo scenario drammatico – conclude Gironda - diventa indispensabile una soluzione d’emergenza tramite cui arrestare i previsti tagli al personale e assicurare la continuità dei servizi. Non resta che richiamare tutte le forze politiche e istituzionali ad un’assunzione di responsabilità per scongiurare il serio rischio che il diritto alla salute venga compromesso irresolubilmente”.  


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