BOSCO E FIORITA: “ABRAMO & COMPANY: BRAVI A LITIGARE MA INCAPACI DI GOVERNARE”

Martedì 23 Luglio 2019 22:00 di Redazione WebOggi.it

BOSCO E FIORITA: “ABRAMO & COMPANY: BRAVI A LITIGARE MA INCAPACI DI GOVERNARE”

 

Dichiarazione dei consiglieri comunali Gianmichele Bosco e Nicola Fiorita:

 

“Due episodi accaduti ieri dimostrano plasticamente l’incapacità di governo dell’attuale maggioranza, frutto di una scarsissima cultura istituzionale unita ad arroganza e menefreghismo per le sorti della città.

Ieri mattina la commissione consiliare presieduta dal consigliere Mirarchi si è riunita per discutere una vicenda molto rilevante per il funzionamento dell’accademia delle Belle arti e per il rilancio del centro storico che al suo trasferimento è evidentemente collegato.  L’esame della pratica che sarà discussa in consiglio richiedeva – secondo il parere del Presidente della Commissione da noi condiviso – la presenza del dirigente competente che però non si è presentato, come ormai accade da mesi ovvero da quando il Sindaco ha adottato la fatwa che impedisce ai dirigenti – o ad alcuni di essi – di partecipare ai lavori della commissione. L’arroganza di questa amministrazione, che svuota i luoghi di confronto e calpesta il ruolo delle commissioni – rischia di produrre effetti nocivi su questa importante pratica e comunque impedisce di discutere di eventuali necessari o possibili miglioramenti alla proposta iniziale.

Più tardi invece è andato in scena lo psicodramma della Commissione pari opportunità, da mesi impossibilitata a funzionare per le divisioni della maggioranza, incapace di procedere alla sostituzione della Presidente dimissionaria e di individuare nelle sedi e nelle forme opportune la nuova presidente.

Le dichiarazioni riportate sulla stampa della nuova componente indicata dalla maggioranza, dimissionaria ancor prima di assumere il ruolo, restituiscono uno spaccato di piccole trame nell’ombra, di decisioni assunte nel chiuso di qualche stanza, di litigi infiniti e di tanti piccoli atti arroganti di chi si sente padrone della città e delle istituzioni. Uno spaccato deprimente che paralizza il funzionamento della Commissione come paralizza da due anni la vita quotidiana dei catanzaresi.

Un bagno di umiltà farebbe molto bene a chi amministra Catanzaro, un cambio radicale di chi ci amministra farebbe altrettanto bene a Catanzaro”.


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