Battaglia: "Fiorita? Zeru Tituli"

Mercoledì 16 Gennaio 2019 17:30 di Redazione WebOggi.it

“Non è una pratica molto nobile nella vita, come anche in politica, quella di assumere in prima persona i meriti dei successi altrui e di scaricare sugli altri responsabilità dei propri ripetuti fallimenti. La strategia del fango messa in campo, con il solito fare politico ricattatorio dal consigliere Costanzo è sempre la stessa: scavare nel passato politico dell’interlocutore pensando di poter esporre al pubblico ludibrio elementi finalizzati a intimorire chiunque non sia politicamente convergente ai suoi desiderata."

Queste le parole del consigliere Demetrio Battaglia

"Ci tocca a questo punto prendere atto che, quando parla del sottoscritto, a parte un intervento sulla stampa, non riesca a tirare fuori nulla e nulla riuscirà mai a tirar fuori. Potremmo di certo affermare che la strategia del fango, nel mio caso, si possa facilmente ripulire con un colpo di shampoo.

Si può dire lo stesso dell’esimio collega? I suoi trascorsi politici denotano tutta la sua incoerenza, così come avviene, al contrario di quanto lui quotidianamente possa sbandierare, vantandosi di essere un ribelle, per la continua mercificazione della sua azione nelle istituzioni.

Noi, al contrario, restiamo coesi nell’asse che regge l’amministrazione comunale, per suo dispiacere senza avere frizione alcuna con il suo maestro e leader storico, Mimmo Tallini, il quale fa pienamente ed indiscutibilmente parte di questa maggioranza e dal quale politicamente, un po’ tutti, avremmo molto da imparare (invero il consigliere Costanzo da Tallini ha imparato ben poco se non nulla)

La sua replica, inoltre, conferma e rafforza le due tesi già affermate dal sottoscritto.

La prima. Nell’affannosa e grossolana esigenza di dipingere Fiorita, oltre ogni logica ragionevolezza, come l’unico possibile sindaco della città, la minoranza delle opposizioni risulta letteralmente ossessionata dal ruolo del Presidente del Consiglio comunale, tanto da vederlo in tutti i panni: anche in quelli di ghostwriter.

Altro che “ottima conoscenza della macchina amministrativa”. Di Fiorita, del quale non si mettono in discussione le qualità umane, ricordiamo, invece, le lunghe, anzi perenni, assenze dal palazzo di città, tanto che quando scrive sulla stampa o viene intervistato si trova costretto a dover passare in rassegna tutta una serie di battaglie non riconducibili direttamente a lui, bensì ad altri autorevoli esponenti della minoranza. In un anno e mezzo ha collezionato una serie di niente, anzi come direbbe Josè Mourinho: “Fiorita? Zeru tituli!”.

La seconda. I latini dicevano “excusatio non petita, accusatio manifesta” ed è proprio mettendo le mani avanti e, raccontandosi come politicamente non in vendita, che Costanzo ci offre l’opportunità di descrivere quanto sta avvenendo nelle opposizioni. Nicola Fiorita, disposto a giocarsi tutto per sedere sullo scranno più alto di Palazzo de Nobili, ha stretto un patto di ferro con ‘Fare per Catanzaro’ in cambio dell’appoggio di Cambiavento (compreso il “dissidente” Gianmichele Bosco) alle elezioni, provinciali prima e regionali dopo. E ancora, se davvero Costanzo fosse fedele al mandato degli elettori, di certo continuerebbe a militare in quel centrosinistra targato Oliverio alla Regione Calabria (dove si è candidato) e targato Ciconte al Comune di Catanzaro (dove ha addirittura organizzato una lista).

Lunga vita alla #coerenza… altro che ai ribelli!” .

 

 

 


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