APPROVATA ALL'UNANIMITA' RISOLUZIONE SU SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA

Venerdì 14 Giugno 2019 19:16 di Redazione WebOggi.it

Una risoluzione urgente con cui si chiede al sindaco e all'amministrazione comunale di attivarsi, anche per il tramite dei parlamentari catanzaresi, dei rappresentanti degli organismi universitari - Cuni, Crui, Conferenza dei presidi di medicina - e di tutte le istituzioni competenti, affinché venga scongiurato il rischio che possa protrarsi la chiusura delle scuole di specializzazione di area medica dell’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro disposta a livello ministeriale per il nuovo anno accademico.
E' quanto richiesto in un documento sottoscritto e votato all'unanimità dai consiglieri comunali, su proposta della presidente della commissione politiche sociali, Manuela Costanzo, che ne ha dato lettura durante la seduta odierna dell'assise. "L'Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica, istituito al MIUR - recita la risoluzione - ha formulato il parere di non accreditamento delle Scuole di Cardiochirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, Malattie dell'apparato digerente (Gastroenterologia), Malattie dell'apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa (Fisiatria) e Pediatria dell'università Magna Graecia di Catanzaro. 

I requisiti per l'accreditamento riguardano in particolare i volumi delle prestazioni erogate e il numero dei docenti. E’ concreto il rischio di un depauperamento del ruolo e della funzione dell'università Magna Graecia come punto di riferimento per la ricerca, la formazione e l'assistenza sanitaria. La sanità calabrese e catanzarese, spesso stigmatizzata per le sue inefficienze, ha nell'università del Capoluogo un polo d’eccellenza, anche in virtù del proficuo lavoro di didattica e assistenza svolto nel Policlinico, da difendere e tutelare in ogni modo. Le Scuole di Specializzazione in oggetto offrivano un’importante opportunità a tutti i giovani laureati in Medicina, provenienti dalle più disparate sedi, interessati a un percorso di approfondimento post-laurea delle rispettive branche. È necessario, perciò, tutelare i tanti aspiranti specializzandi che sarebbero costretti a trasferirsi per completare il proprio percorso di studi, con una prevedibile e drastica riduzione dei numeri relativi agli iscritti all'unica facoltà di medicina calabrese. La commissione comunale politiche sociali e sanità ha espresso all'unanimità la necessità di sensibilizzare il mondo politico e istituzionale su questo problema in quanto ritenuto di assoluta rilevanza. Questa chiusura costituisce un ulteriore depauperamento della Città capoluogo e del suo sistema sanitario, comunque ritenuto complessivamente efficiente e capace di vantare non poche strutture all'avanguardia. Una simile decisione - conclude il documento - va a incidere negativamente sull'intero tessuto socio-economico cittadino, già depresso per tante altre ragioni e, dunque, ulteriormente penalizzato da una scelta insensata per cui non paiono esserci adeguate motivazioni a supporto". 

 


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