Il presidente di "Basta Vittime sulla Strada Statale 106" esprime soddisfazione dall'incontro con Toninelli

Mercoledì 19 Dicembre 2018 09:14 di Redazione WebOggi.it

 

 

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporto On. Sen. Danilo Toninelli ha lasciato la Calabria nella serata di ieri dopo aver ribadito a più riprese che per la strada Statale 106 Jonica «non c'e' nessun ostacolo, siamo tutti accomunati dalla volontà di chiudere, finalmente, un progetto che serve a tutti».

Proprio il Presidente dell'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, Fabio Pugliese, ha espresso le sue riflessioni su questi due giorni con Toninelli: «grande soddisfazione perché le idee del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Danilo Toninelli sono totalmente in linea con quelle dell’Associazione e, soprattutto, con quelle della grande maggioranza dei cittadini calabresi che vogliono l’ammodernamento della S.S.106 e non ritengono che sul progetto del Megalotto 3, l’unico ad essere totalmente finanziato ed approvato, debba più esserci anche un solo giorno di ritardo».

Parole, quelle del presidente che lasciano margine per un futuro pieno di aspettative per  l'avvio dei lavori sulla Statale 106.

«Naturalmente – va avanti il Presidente – una grande attenzione occorre destinarla alle possibili infiltrazioni mafiose ed al fenomeno della corruzione. Noi calabresi dobbiamo pretendere che l’Opera sia realizzata presto e bene e questo è possibile solo se riusciremo a tenere lontana dai cantieri la mano della criminalità organizzata e quella della corruzione».

 

Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” va oltre ed aggiunge che «è ancor più apprezzabile la scelta del Ministro Toninelli di ritornare già a febbraio in Calabria. Non sarebbe male – continua Pugliese – se la prossima volta decidesse di visitare Sibari. Non solo perché è quello il luogo dove presto partirà la più grande Opera prevista nel Sud Italia nei prossimi 10 anni ma anche perché l’Associazione potrebbe chiedere in quella sede le scuse al Ministro per le dichiarazioni che su di lui ha esternato erroneamente nei mesi scorsi a causa della interpretazione, evidentemente errate, delle sue volontà».

 

 


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