Presentato in questi giorni in Calabria "Zero al sud", libro inchiesta sul federalismo fiscale

Giovedì 06 Dicembre 2018 11:52 di Redazione WebOggi.it

Importante riscontro per la presentazione del libro"Zero al sud" del giornalista del MattinoMarco Esposito sull'ingiustizia sociale creata dal federalismo fiscale e promosso dall'Associazione culturale "Osservatorio delle Due Sicilie".

Il libro,che vanta la prefazione dell'economistaGianfranco Viesti e ha come sottotitolo "la storia incredibile (e vera) dell'attuazione perversa del federalismo fiscale, è stato promosso nei giorni scorsi tra Lamezia e Cosenza.

Un testo che esamina un tema caldo e attuale Il federalismo fiscale è stato l’ennesima fregatura per il Sud: ha acuito il divario economico e sociale con il resto dell’Italia, ha aggravato la questione meridionale e ha determinato la rinuncia dello Stato a garantire in maniera equa, come vuole la Costituzione, servizi e risorse per tutti i cittadini”.Ha così introdotto il volume il presidente dell'Associazione Alessandro Malerba.

Più risorse al Nord, zero al Sud! Questo la prassi che si sta consumando nell’indifferenza generale e la sintesi che fa l’autore sul contenuto del libro di inchiesta.

L'autore, che ha già presentato il volume in tutta Italia, è in questi giorni in Calabria per un tour che riscuote anche la partecipazione di due sindaci calabresi ,Amedeo Colacino,primo cittadino di Mottola Santa Lucia, e Michele Conia , sindaco di Cinquefrondi i quali hanno già annunciato,durante gli incontri,che promuoveranno il ricorso amministrativo contro "quest norma anticostituzionale"

Per rimarcare la disparità, nel 2017 è stata introdotta la variabile statistica di comodo “dummy”, “con cui – ha evidenziato il giornalista - è stata introdotta una vera e propria forma di razzismo camuffata con una variabile fantoccio. Le disparità, la sproporzione tra quanto viene erogato al Nord e quello che effettivamente arriva nel Mezzogiorno è possibile perché non sono mai stati definiti i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale”.

Di fronte e tutto ciò, affonda il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia,  “Noi non possiamo più tacere e accettare in modo passivo. Io da sindaco prendo l’impegno che questa questione la porterò nel Consiglio regionale dell’ANCI Calabria –continuando che- Oltre che una resistenza istituzionale e giuridica va fatta anche una resistenza politica” con un chiaro riferimento allo stato di colonizzazione che oggi si aggrava proprio in riferimento all’altra forza politica “che non ha mai nascosto quale è la loro matrice e la loro visione verso noi meridionali”.

 

 


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