Le visioni interiori dell'artista Donatella Curcio in mostra a Roma, a via Margutta.

Giovedì 14 Febbraio 2019 13:34 di Redazione WebOggi.it

Armonie cromatiche e paesaggi aperti che sussurrano di visioni interiori, di mondi possibili, spazi del quotidiano: sono le opere di Donatella Curcio, artista catanzarese in mostra in questi giorni a Roma con una doppia collettiva in via Margutta, alla Galleria Area Contesa Arte.

In particolare, l'artista calabrese espone alcuni suoi lavori che raccontano su tela la luce della sua terra. In Pulcherrima, collettiva di 15 artisti calabresi inaugurata lo scorso 2 febbraio, «Icerco di trasmettere le armonie della semplicità, delle cose che vorremmo ricordarci e forse ci portiamo dentro: ecco perché i paesaggi, gli interni, la natura, i fiori o elementari forme che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, vorrei farli rivedere con la sorpresa che io vi scopro»: così ha detto Donatella, rispondendo alle tante domande del pubblico incuriosito del suo lavoro, in gran parte giovane.

L’altra suggestiva mostra, inaugurata già il 18 gennaio, sempre in via Margutta, è una collettiva di 16 artisti, in un itinerario interamente ispirato alle opere di Federico Fellini, anticipando i festeggiamenti per il centenario dalla nascita del grandissimo regista riminese. Tra i dipinti di ispirazione felliniana il pubblico ha particolarmente ammirato gli impegnativi quadri di Donatella Curcio, che rielaborano in tono fiabesco due scene portanti dell’ultimo film di Fellini, La voce della luna, interpretato da Roberto Benigni e Paolo Villaggio.

Madrina d’eccezione della serata è stata una delle icone del cinema felliniano e di quello italiano, Sandra Milo, che ha ripercorso con attenta partecipazione le rivisitazioni pittoriche delle immagini del geniale Federico da parte degli artisti di via Margutta.

I dipinti di Donatella, oltre che dell’invenzione notturna, lunare e visionaria del cinema di Fellini, parlano in modo fortemente rappresentativo dell’immaginario dell’artista di Catanzaro, che con equilibrio, armonia e passione sceglie di farci vedere l’incanto che la guida nel quotidiano del suo atto creativo. Nella mostra per le Notti felliniane di via Margutta, Donatella accende con il suo colore la sorpresa e la dolcezza dei personaggi danzanti e familiari, fantasmi poetici che l’artista calabrese ha saputo così bene reinterpretare in una personale indagine introspettiva dei fotogrammi del grande regista. Come ha detto una volta Fellini, essi sono già dentro di noi, basta dar loro luce: proprio come fa la pittura di Donatella che ci guida nella pienezza di questo prezioso messaggio.

Donatella Curcio, nata a Catanzaro, insegna nel capoluogo calabrese e, diplomata al Conservatorio di Cosenza, si dedica con costanza anche al suo pianoforte, declinando al femminile soprattutto la gioia compositiva della sua pittura che la spinge a sempre nuove ricerche e prove.

Il pubblico della rete può averne un saggio visualizzando su Youtube il documentario breve, a lei dedicato da Francesco Luigi Tassoni e prodotto a Budapest, intitolato Donatella’s imagination.  

 


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