Impariamo a conoscere e ad amare la nostra città. È questo il messaggio che l'Associazione "Catanzaro è la mia città" ha voluto trasmettere ai cittadini catanzaresi che sono accorsi numerosi all'invito dell'Associazione a presenziare alla visita guidata nel centro storico del capoluogo di Regione.
L'evento che rientra nel l programma "Per Natale ti regalo Catanzaro", dal titolo Tra storia e leggenda ha rappresentato uno spaccato della storia della Catanzaro antica, quella occupata dai tanti popoli che l'hanno saccheggiata e difesa, dandole un aspetto dignitoso poi modernizzato ne, corso del recente passato. Bizantini, Normanni, Borboni si sono insediata in quella che era consoderata la culla del Mediterraneo.
Diverse le locations tappe di un percorso che i tanti cittadini presenti hanno apprezzato e piacevolmente effettuato perché spinti dall'entusiasmo, dalla curiosità e soprattutto dal desiderio di conoscenza di cotanta storia e di aneddoti ai più sconosciuti. Castello normanno, quartiere Case Arse, chiesa di S. Angelo, Palazzo Salsano, palazzo De Nobili e museo diocesano sono stati i luoghi che la sapiente guida Mario Mauro ha scelto per raccontare aspetti legati al tema dominante delle sue argomentazioni: la libertà, intesa non solo e non tanto sotto l'aspetto pratico, come conseguenza cioè dei tanti assedi e saccheggi subiti, quanto dal punto di vista concettuale, la libertà che ogni buon catanzarese dovrebbe avere dai tanti pregiudizi che sono alla base della convinzione di una città troppo spesso vituperata e snobbata, come se fosse l'ultimo luogo sulla faccia della terra dove poter cercare rifugio.
Catanzaro ha la sua storia importante da conoscere e far conoscere, con le sue antiche ricchezze come la seta (gli abiti talari rappresentati in foto ne sono una testimonianza) e le tante risorse (naturali e ambientali per esempio) che purtroppo non vengono valorizzate come si dovrebbe.
I tanti perché sui nomi attribuiti ai quartieri, alle chiese e ai palazzi che per secoli sono stati la residenza di tante nobili famiglie, sono un chiaro esempio dei segni indelebili della storia di questa città. Molti catanzaresi devono acquisire quella mentalità che deve liberarli da quei retaggi negativi che sono stati un brutto biglietto da visita specie nell'ultimo ventennio. La nostra storia deve fare da traino affinché prevalga in ognuno di noi lo spirito di rivalsa rispetto a quanti hanno sempre finora bistrattato Catanzaro.
L'evento odierno, nel suo piccolo, ha voluto nel corso di un paio di ore di visita, lanciare un "grande" segnale: contribuire a risvegliare l'animo e l'orgoglio dei catanzaresi per troppo tempo accantonato.
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