Catanzaro- Il web insorge per trattamento razzista in Boutique del Centro. La versione di Lucas.

Sabato 02 Febbraio 2019 17:46 di Adriana Guzzi

"Sembra una scena di Pretty Woman" così chiude un post che oggi spopola sul web e che ci racconta non New York, ma Catanzaro per un episodio che ha dell'incredibile.

Un ragazzo in vacanza nella nostra città, Lucas, 26enne di origini nigeriane e residente in Svizzera, decide di farsi accompagnare dai suoi amici, di Catanzaro e che è venuto a trovare, a fare "quattro passi" in centro per una passeggiata.

La scelta di entrare in una nota boutique catanzarese però, pare abbia avuto delle conseguenze infelici.

Raggiunto al telefono, Lucas, ci spiega dell' episodio, di quei minuti indecenti in cui si è sentito talmente diverso da volerlo raccontare, "Perchè certe cose- dice- sono inescusabili".

Lucas, ti va di dirmi cosa è successo?

"Ho deciso di entrare nel negozio per fare shopping, avevo intenzione di comprare un paio di pantaloni. Mi sono subito accorto di essere seguito da una persona dello staff.

Appena mi si è avvicinato, ho chiesto dove fosse il reparto maschile. Ma, gesticolando con le mani in modo concitato, lui mi ha detto << VIA>>. Allora, visto che io parlo solo inglese, ho detto in Italiano : vestiti uomo.

Volevo comprare, ho cercato di farglielo capire. Volevo comprare con i soldi che mi sono guadagnato lavorando.

Ho cercato di fargli capire che non ero lì per rubare in casa sua, ma ero in un negozio, per comprare. Anche se, io credo, ognuno dovrebbe avere la possibilità di camminare in un negozio senza vedersi trattato a quel modo, anche solo per dare uno sguardo."

 E Poi?

" E poi nulla, lui insisteva indicandomi la porta e ripetendo con le mani e con la voce :VIA. Alla mia richiesta del perchè dovessi andarmene, prima mi ha minacciato di chiamare i Carabinieri, e io ho risposto che li avrei aspettati con piacere, per sapere perchè io non potessi entrare in  un luogo pubbligo per comprare, e poi mi ha chiesto di andarla a "risolvere" fuori"

Credi che ci sia stata incomprensione linguistica, visto che parli solo inglese?

"Credo che lui non capisse l'inglese, ma io ho detto diverse volte: vestiti uomo, comprare. "

Com'è finita?

"E' finita che quando mi ha chiesto di andare fuori in modo minaccioso, io gli sono passato davanti, ho preso un paio di pantaloni, li ho messi sulla cassa e ho tirato fuori i soldi per pagare, a quel punto tutta l'atmosfera intorno è cambiata"

In che senso?

" Nel senso che non eravamo solo noi, c'era altro staff e dei clienti e nessuno ha detto o fatto nulla nonostante ciò che stava accadendo fosse sbagliato. Dopo aver pagato i pantaloni, solo allora si sono ammorbiditi tutti e la gente ha cominciato a parlarmi, chiedermi di dove fossi.."

Cosa ti rattrista di più di quello che è successo?

"Che nel 2019 una persona non possa avere il diritto di camminare in un negozio per il proprio colore, che non possa spendere i soldi che si è sudato, e anche se non li avessi voluti spendere, che non fossi libero come tutti di dare uno sguardo. Ma la cosa che mi ha fatto più dispiacere è vedere che nessuno, ancora oggi, si ribella difronte a certe cose. Se io avessi visto qualcuno in difficoltà, qualcuno più debole, sarei intervenuto a dire che era sbagliato, che non può succedere. Invece, hanno dovuto vedere i soldi, questo è triste."

Era la prima volta a Catanzaro?

"No, ci sono venuto 4 anni fa circa, e ci torno a trovare i miei amici che sono persone meravigliose. Per fortuna di Catanzaro mi porto tanto affetto, tanto cibo e avrò ancora una settimana qui. Le persone non sono tutte uguali, ma certe cose si dicono perchè non succedano più"

Già , con la speranza che non succeda più. Soprattutto che si stia in silenzio davanti a episodi del genere, che qualora fossero veri, sarebbero gravi. Che per un attimo mettessimo i panni, le scarpe e la pelle degli altri. Anche solo per dire che la gente, la gente tutta, non si tratta cosi.

Perchè oggi, anche se rimane il lecito dubbio senza aver sentito la controparte,ci siamo vergognati un attimo da catanzaresi. Ma anche con la speranza che la prossima volta, la stessa rigida selezione valida per i clienti delle nostre boutique, sia fatta per il personale. Fosse solo per accertarsi che parlino la lingua più diffusa al mondo, nsiamai entri qualche turista. Sai com'è, anche questo capita. Anche  solo per chiedere dove sia la toilet, poi ci facciamo ste figure. NOI.


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