‘Ndrangheta, sequestro beni per 9 milioni nei confronti di 2 fratelli imprenditori

Mercoledì 20 Novembre 2019 13:00 di Redazione WebOggi.it

I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Modena hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla Dda di Bologna, nei confronti di Antonio Muto (attualmente detenuto, condannato in primo grado nel processo “Aemilia” per associazione di tipo mafioso, truffa ed estorsione, reati aggravati dalla finalità mafiosa) e Cesare Muto.
I fratelli, imprenditori attivi nel settore della logistica e trasporti, sono considerati appartenenti al circuito economico-relazionale facente capo al sodalizio ‘ndranghetistico emiliano, storicamente legato alla cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone), capeggiata da Nicolino Grande Aracri.

Le indagini hanno evidenziato come i fratelli Muto nel 2012, avessero “attribuito fittiziamente la titolarità delle loro società a soggetti diversi e, nel 2013, dopo essere stati colpiti da interdittiva antimafia, avessero anche costituito la società Cospar s.r.l, operativa nel campo della commercializzazione degli inerti e dei trasporti, intestandone le quote a Salvatore Nicola Pangalli“.
L’operazione è in corso nelle province di Reggio Emilia, Parma e Crotone e riguarda beni immobili e mobili per un valore stimato di 9 milioni di euro.


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