L'inquinamento lombardo scioglie anche la nebbia

Lunedì 06 Aprile 2020 11:15 di Redazione WebOggi.it

Che la Pianura Padana sia la zona d'Italia a più elevato tasso d'inquinamento è un dato di fatto inconfutabile. Un'immagine diffusa dalla NASA lo scorso 8 gennaio mostrava, infatti, come la zona dal Piemonte all’Emilia Romagna si fosse svegliata avvolta da un mare di nebbia. Ma c’era un punto dove la coltre si era rotta: Milano.

Il fenomeno è stato spiegato dal Centro Geofisico Prealpino: “La bellissima immagine del satellite Terra della Nasa mostra il mare di nubi sulla pianura padana, provocato dal ristagno dell’aria fredda e degli inquinanti sotto l’inversione termica”.

Un evento naturale che però si è scontrato con il caldo di una metropoli come il capoluogo lombardo. E così “l’sola di calore dell’aggregazione urbana di Milano, dovuta alle dispersioni termiche, è stata sufficiente per dissolvere parzialmente le nebbie sulla città“.

Un’anomalia che si è registrata proprio nel giorno in cui Regione e Arpa hanno presentato i dati sull’inquinamento in Lombardia nel corso del 2019. Le rilevazioni mostrano come su tutta la Lombardia è stato rispettato il valore limite medio annuo di 40 µg/m³ di PM10 e come anche il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero (50 µg/m³) sia costantemente in calo.


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