I Quartieri: "Amministrazione Abramo, da Commissiongate a Giovinoland?"

Domenica 24 Marzo 2019 08:30 di Redazione WebOggi.it

A margine della conferenza stampa del sindaco Abramo su “GiovinoLand”(?) ci restano delle forti perplessità, - si legge in una nota dell'associazione 'I Quartieri'  - soprattutto quando il sindaco afferma, secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa: “che Giovino non è Riccione e che nessuno ha intenzione di investire”.

Quindi scopriamo oggi che il quartiere marinaro non ha vocazione turistica e che la tripartizione – apparsa – erroneamente sul sito del comune capoluogo era di fatto una forzatura, oppure il tentativo di qualcuno di rimettere in moto la macchina del mattone, pensando che c’era una vocazione turistica?

Questo è il dato di fatto secondo il verbo di Abramo, quello stesso verbo che non chiarisce peraltro a cosa serva il convegno prossimo su Giovino, dove l’azione sul comparto deve essere di iniziativa privata, di quei privati che proprio il sindaco afferma non abbiano interesse ad investire su un territorio che non è appetibile dal punto di vista turistico.

Resta invece l’appetibilità – sembrerebbe – del mattone solo sul comparto commerciale nella fascia che va dalla SS.106 alla strada ferrata (?). E qui la tripartizione ha un senso, ci domandiamo e domandiamo, forse perché tutela il partito del mattone, dove diventa utile economicamente costruire una serie di immobili a vocazione commerciale, mutuando altre situazioni come quelle che vanno da Botricello a Cropani Marina, le stesse che hanno ucciso il commercio all’interno dei centri abitati e che, senza se e senza ma, ucciderebbero quel poco che resta di commercio all’interno del tracciato tradizionale del quartiere Lido.

A questo il sindaco ovviamente non risponde e non risponderà (?). Presumiamo, perché non ha la guida politica di indirizzo della sua azione – pensiamo – o forse perché bisogna fornire risposte, oggi di caratura elettorale ai costruttori di turno ed al comparto commerciale che vuole speculare, uccidendo un tessuto esistente, solo per massificare i loro guadagni, visto che già si ipotizzano chi saranno i giocolieri del cemento ed i beneficiari delle strutture da destinare a nuovi supermercati, nuove negozi di catene di distribuzione, ecc. nella fascia della terra di mezzo di GiovinoLand.

Terra di mezzo, Suburra, GiovinoLand tutto appare lecito. La stessa liceità che ci fa scoprire che sullo sviluppo della città, come indirizzo e come idea, il Consiglio Comunale è totalmente esautorato, al netto della passarella del presunto convegno. C’è una trasposizione in negativo della volontà popolare, espressa con il voto, visto che alla conferenza stampa, il sindaco ha esposto alla città tutta la nuova governance, i nuovi podestà della città di Catanzaro, quelli che siedono al consiglio regionale e che sono diventati “influencers”, nonostante giurano politicamente che la loro azione non interferisce sulle scelte del comune del sindaco Abramo (?)

Verità politica? Ognuno conserviamo la nostra teoria, quella che ormai è diventata plateale agli occhi dei cittadini. La stessa verità politica che dovrebbe indurre i delegati di giunta, gli assessori in carica, a prendere atto della loro limitazione di azione e di proposta – ammesso che ci sia – a metà fra la trasparenza e la nullità…politica!

Così è, Catanzaro è una città assoggettata al governo di una triarchia – storia vecchia in verità – quella che afferma ed auspica l’iniziativa dell’imprenditoria privata su un probabile bando di GiovinoLand, ma che non spiegano dove inizia il privato interesse e dove finisce l’influenza politica. I bandi nazionali o europei o le convenzioni infinite, sono ormai un consolidato sistema di aggressione “utile” nella storia della città!


Galleria Fotografica




Notizie più lette