Gratteri: «i calabresi non sono omertosi, ma delusi, stanchi del potere, sfibrati da mille maneggi».

Domenica 17 Febbraio 2019 07:30 di Redazione WebOggi.it

 «Abbiamo sciolto tanti comuni per mafia e ne scioglieremo ancora di più. Il voto inquinato non si risolve con la decadenza dei consigli comunali ma assegnando più poteri ai commissari».

Potrebbe identificarsi in questa frase il messaggio inequivocabile del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri al master in Intelligence all' Università della Calabria.

Salutato dal rettore Gino Crisci e introdotto dal direttore del master Mario Caligiuri, ha ricordato come «il fenomeno della 'ndrangheta è stato sottovalutato. Bisogna conoscere la storia per capire come mai da noi i ladri di polli sono diventati la mafia più ricca del mondo e altrove sono rimasti ladri di polli». per lui «i calabresi non sono omertosi, ma delusi, stanchi del potere, sfibrati da mille maneggi».

 

 Ha poi ribadito che «le mafie sono state storicamente legittimate dalle classi dirigenti, come dimostra il primo scioglimento di un consiglio comunale per mafia avvenuto a Reggio Calabria nel 1869».

 Gratteri ha rivelato l'esistenza di una organizzazione terroristica sovranazionale che interagisce direttamente con le mafie, 

A chiarire le intenzioni della Procura di Catanzaro, le dichiarazioni a fine intervento: «Un fenomeno a cui prestare particolare attenzione - ha precisato il procuratore - è un possibile condizionamento direttamente o indirettamente da parte delle mafie di alcuni media di élite che sistematicamente cercano di delegittimare le attività dei servitori dello Stato».


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