Codacons perde la battaglia ocntro la Philip Morris, per l'Antitrust la pubblicità non è ingannevole

Mercoledì 20 Novembre 2019 19:00 di Redazione WebOggi.it

L’Antitrust ha assolto la multinazionale del tabacco, Philip Morris, dall’accusa di pubblicità ingannevole mossa dal Codacons. L’associazione aveva infatti presentato un esposto contro la campagna pubblicitaria “#CambiaGesto” realizzata dalla società, che voleva sensibilizzare la collettività sui temi dell’inquinamento e della tutela dell’ambiente, senza però fare alcun riferimento ai rischi per la salute connessi al fumo.
Il messaggio principale che veniva esternato con tale campagna pubblicitaria era che i mozziconi delle sigarette fumate non devono essere gettati in terra poiché pericolosi e nocivi in primis per l’ambiente e, di riflesso, anche per la salute dell’intera collettività – spiega l’associazione - Tuttavia, non si faceva menzione alcuna, né sui social dove si pubblicizza la campagna, né sul sito dedicato, della nocività del fumo o della possibile e definitiva soluzione ai mozziconi inquinanti quale è non fumare affatto.
Un messaggio pubblicitario che, denunciava il Codacons, viola sia il divieto assoluto di pubblicità ai prodotti da fumo ai sensi dell’art. 1 del D.lgs. 300/2004 , sia il divieto di pubblicità occulta, poiché ingannevole, ai sensi dell’art. 20 del Codice del Consumo.
L’Antitrust tuttavia ha ritenuto di assolvere la Philip Morris, rigettando l’esposto del Codacons e spiegando che “la campagna “#CambiaGesto” non è diretta a reclamizzare un prodotto, bensì a stimolare un comportamento civile e rispettoso dell’ambiente (non gettare a terra i mozziconi di sigarette in quanto altamente inquinanti)”.
Secondo l’Antitrust, quindi, va bene pubblicizzare il fumo e i prodotti da tabacco che provocano 80mila morti all’anno solo in Italia, purché il messaggio sia accompagnato da stimoli per comportamenti rispettosi dell’ambiente – conclude il Codacons.


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