Amc - Costanzo: "Esiste la prova provata dell'intreccio perverso tra interessi pubblici e privati"

Domenica 24 Marzo 2019 20:00 di Redazione WebOggi.it

Il rapporto della Guardia di Finanza sulla “dolce vita” all’AMC ha scoperchiato – ove mai ve ne fosse bisogno perchè solo i ciechi non vedevano – il vaso di una Società pubblica trasformata dal sindaco in una holding di famiglia dove sistemare amiche e amici." Queste le parole del consigliere Sergio Costanzo diramate attraverso una nota odierna.

"Non entriamo nel merito dell’inchiesta perché non è nostro compito, se non per dire che l’ex amministratore dottor Rosario Colace è persona limpida e al di sopra di ogni sospetto.
C’è però un durissimo giudizio politico e morale che non può essere eluso. Esiste la prova provata dell’intreccio perverso tra interessi pubblici e interessi privati in cui i secondi prevalgono nettamente sui primi.
L’interesse di Abramo non era tanto quello di migliorare i servizi di trasporto, ma piuttosto quello di sistemare le persone a lui più vicine, ricoprendoli di incarichi pubblici in tutte le società partecipate. Gli stessi nomi, che la Finanza certifica essere in rapporti “strettamente privati” con il sindaco, ricorrono in Amc, in Catanzaro Servizi, in Sorical, nella Sieco.
Alla luce di quanto emerso, stante lo stato comatoso dell’AMC dove avvengono sistematicamente illegittimità, disparità di trattamento e soprusi, riterremmo quanto meno dignitose le dimissioni del Direttore Generale dell’Azienda, anche se le dimissioni più opportune dovrebbero essere quello del vero dominus che avrebbe scambiato la pubblica amministrazione per una “cosa di famiglia”.


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